Potrebbe essere il bellissimo titolo di un film.
Quello che avete visto e rivisto decine di volte nei vostri sogni prima di partire. Quello che vi dà la forza di affrontare le ultime settimane di lavoro, sapendo che poi trascorrerete i prossimi giorni così …
Ispirati dalle foto intraviste sui cataloghi dei Tour Operator e in internet, con nessuno a violare la pace di calette bianchissime lambite da acque turchesi.
Poi, arrivati a destinazione, scoprite che non avevate notato il sottotitolo del film. Ovvero quel due punti, mission impossible che alla fine fa la differenza e rischia di trasformare il vostro sogno in un incubo.
A noi è capitato il giorno che abbiamo messo la sveglia alle 7 per andare a Cala en Turqueta, Cala Macarella e Macarelleta. Arriviamo verso le 8.30, facciamo 20 minuti di coda fuori dai cancelli del parcheggio e alla fine siamo i penultimi fortunati a poter entrare.
Mentre le macchine dietro a noi fanno retromarcia in cerca di altri lidi, ci avviamo lungo il sentiero carichi come muli. Ma cosa sarà mai doversi trasportare per 15 minuti il peso di un ombrellone, della borsa dei giochi, di un ciambellone, del frighetto e del borsone con gli asciugamani quando ci aspetta una giornata in una delle spiagge più belle del Mediterraneo?
Ops!
Ma forse non è proprio questo ciò che abbiamo sognato a lungo …
Si, lo so che è agosto. So pure che sono le spiagge più blasonate dell’isola, ma non è davvero questo il tipo di vacanza che vogliamo.
Quindi … che si fa?
Cancelliamo dalla mente la sabbia sottile come borotalco, l’acqua color piscina, le tanto declamate spiagge della costa sud e puntiamo definitivamente la macchina verso nord. Verso quel litorale selvaggio e spesso battuto dai venti che nel giro di pochi giorni ci conquisterà a suon di paesaggi dai colori vivaci e un mare incredibilmente limpido e tranquillo.
Anche qui non siamo gli unici in spiaggia, ma la situazione è decisamente più sopportabile e un giorno scoveremo anche quella che sembra essere la caletta dei nostri sogni.
A ferragosto scegliamo Cala Pregonda, ignari che per raggiungerla servono 30 minuti di cammino e che non siamo gli unici pazzi disposti a tanto pur di godere di un po’ di tranquillità.
Tanto per capirsi, la foto in alto a destra è stata scattata dal parcheggio dove siamo stati costretti a lasciare l’auto e quella in basso vi fa capire in quanti eravamo.
Il mare? Un miraggio lontano e il sentiero per raggiungerlo un tratto di quel Camì de Cavals che fa tutto il giro dell’isola e regala spesso panorami mozzafiato.
Circa a metà strada c’è una spiaggia in cui ben pochi si fermano: la presenza massiccia di alghe è un’ottimo motivo per continuare a proseguire. La maggior parte delle persone però si ferma nella prima insenatura di Cala Pregonda, mentre bastano meno di 10 minuti per raggiungere una spiaggia più spaziosa e decisamente più tranquilla.
A parte il mare piatto e dai colori indescrivibili, ciò che colpisce di più in questa zona di Minorca è il rosso acceso che ci accompagna lungo tutto il sentiero e l’incredibile varietà geologica delle rocce che si tuffano in mare. Basta una passeggiata sugli scogli per godere appieno del lavoro millenario di madre natura …
Cala el Pilar è la spiaggia di Minorca che ci è piaciuta di più. L’abbiamo scoperta l’ultimo giorno, come sempre! Ma se ci fossimo andati prima, state pur certi che non sarebbero stati i 45 minuti di cammino ad impedirci di tornarci ancora.
Buona parte del percorso è in falsopiano ed ombreggiata: piacevolissima da percorrere anche con bambini. La parte finale, invece, è esposta al sole e più impegnativa, ma ricompensa la fatica con la promessa di un mare da favola e pochissimi ombrelloni sulla riva …
Anche qui il terreno rosso conferisce qualcosa di magico a tutto ciò che ci circonda
e mette a disposizione dei più piccoli una sabbia dorata con cui giocare tra un bagno e l’altro.
Chi ha ancora voglia di passeggiare può spingersi lungo il sentiero che si allontana verso est. E’ stretto stretto, a precipizio sul mare e in alcuni tratti un po’ pericoloso, ma ricompensa con una varietà di conformazioni geologiche e colori del terreno difficile da ritrovare in altri luoghi dell’isola.
C’è anche un’altra baia che è tranquilla ad agosto, ma questa volta il motivo si cela nel paesaggio infernale che la circonda. Infernale non solo per l’aspetto nero e desolato del Cap de Favaritx, su cui sorge uno dei fari di Minorca e dove l’unica vegetazione ricorda lingue di fuoco che si sprigionano dal terreno,
ma anche per la forza diabolica con cui il sole picchia sulle teste di chi osa avventurarsi verso cala Presili e Platja d’en Tortuga. Ho passato giorni a ridere di chi camminava con l’ombrellone aperto lungo il Camì de Cavals, non sapendo che prima o poi mi sarei ritrovata a fare lo stesso per riuscire a tuffarmi in acque caraibiche.
Certo, lo so. Queste non sono propriamente spiagge a misura di bambini, starete pensando voi. E come darvi torto?!?
Però se volete evitare quelle super affollate su cui si affacciano gli albergoni e le urbanizzazioni della parte meridionale dell’isola, ad agosto non potrete far altro che dirigervi verso nord. Ecco perchè la prossima puntata sarà dedicata proprio alle spiagge settentrionali di Minorca, più facilmente raggiungibili a piedi e quindi più adatte a chi viaggia con bambini.
Stay tuned!
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salve a tutti questanno vorremmo andare in vacanza a minorca potete dirmi dove alloggiare qualche indirizzo?grazie a tutti
Minorca è la più bella delle isole Baleari, non solo per le bellissime spiagge ma anche per i paesaggi selvaggi e unici dell’isola che la sciano senza fiato.
Grazie per i suggerimenti per le spiagge tranquille a Minorca. Abbiamo avuto la stessa tua esperienza iniziale: incubo da spiagge affollate! Ma per fortuna siamo finiti sul tuo blog e abbiamo potuto goderci un po di pace anche qui!
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Prima di tutto grazie per le tue utili, affidabili e precise segnalazioni.
Poi, complimenti per il
Blog, ben fatto e “colorato”, con i giusti dettagli.
In questi giorni (e attualmente) ci stiamo godendo Minorca, e ci siamo ritrovati molto nel tuo “road book”.
Anche noi , pur non avendo bimbi, non riusciamo proprio a goderci una Macarella in questa stagione.
Decisamente meglio Pilar, Cavalleria, o qualsiasi luogo che ti faccia davvero respirare un po’ di libertà.
Con tanto di zaini in spalla per l’acqua che servirà per la giornata.
Un po’ di frutta e qualche cosa comperata la mattina, prima di partire con lo scooter, ed ecco il miglior cerenguito che puoi trovare, sotto l’ombra dell’ombrellone che hai portato!
Grazie ancora e a presto!
Roby e stefy.
Stesso stile di vacanza e modo di intendere la vacanza a Minorca, direi!!!
Grazie per essere passati a condividerla con me e avermi fatto venire tanta, ma tanta, voglia di tornarci in bassa stagione!!!
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Che bella Minorca!!!!! Anche noi siamo stati a in questa splendida isola quest’estate (ne ho scritto un po’ qui: http://mela-melablogger.blogspot.it/2012/10/ma-quale-halloween-aridateme-lestate.html) e siamo stati stregati dalla parte nord dell’isola anche se a dire il vero andando l’ultima settimana di agosto le spiagge erano abbastanza accessibili ovunque. Uno di quei posti in cui tornerò sicuramente!