Alcuni angoli d’Italia danno il meglio di sè fuori stagione e la costiera ligure è senza dubbio tra questi. Ci sono stata la prima volta parecchi anni fa, a Pasqua: non c’è stato verso di trovare un alloggio decente, un ristorante tranquillo e un parcheggio libero nei dintorni della meta da visitare. Eravamo alle Cinque Terre, quei magnifici paesini di pescatori incastonati tra le Alpi e il mare che ogni anno vengono presi d’assalto da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo.
Ci torniamo a distanza di anni. E’ gennaio. Ci spingiamo oltre Genova, sedotti da un’atmosfera che profuma di Francia e dal giallo delle mimose in fiore. Gli alberghi fronte mare sono ancora chiusi, le saracinesche dei negozi di souvenir abbassate, ma le spiagge sono tutte per noi e l’unico brusio è quello dei gabbiani che danzano tra l’azzurro del cielo e il blu del mare. Mi bastano poche ore per capire che è questa la stagione migliore per visitare la Riviera di Ponente, soprattutto se la si vuol percorrere on-the-road.
La Riviera di Ponente è quel tratto di costa ligure che, dalla città dei Doria, segue il tramonto del sole fino al confine francese. E’ divisa in due parti, entrambe con nomi capaci di evocare l’allegra bellezza di un litorale perennemente baciato dal sole: Riviera delle Palme, verso Genova, e Riviera dei Fiori, verso la Francia.
Il clima è mite tutto l’anno e anche a gennaio le temperature difficilmente scendono sotto ai 10 °C. A testimoniarlo, migliaia di ulivi centenari nei terrazzamenti che si arrampicano verso l’interno.
L’autostrada A10 corre parallela alla costa e, tra una galleria e l’altra, la contempla estasiata dall’alto. Noi usciamo all’altezza di Noli e proseguiamo lungo quel zig-zagare di gioiellini incastonati tra le celebrità del litorale:
Ci lasciamo sedurre dall’atmosfera rilassata di Laigueglia e dalla manciata di vecchie case in pietra di Colla Micheri, sul promontorio che la separa da Marina di Andora. Il silenzio che regna tra i vicoli acciottolati e le case dei suoi 29 abitanti è surreale quanto il panorama che si gode dal parcheggio al limitare del borgo e il sentiero che si snoda fino ad Andora.
A Noli, antica capitale di una piccola Repubblica che governò la zona per quasi sei secoli, facciamo pic-nic sulla spiaggia a base di focaccia, farinata e lasagne al pesto. Davanti a noi il blu del mare, alle nostre spalle torri in mattoni che fanno capolino tra il rosso dei tetti. La città è circondata da mura medievali ed è annoverata tra i borghi più belli d’Italia: basta una breve passeggiata per capirne il perchè.
Ma è Cervo la cittadina che ci conquista a prima vista non appena fa capolino lungo la costa che collega Alassio ad Imperia. Non l’avevamo mai sentita nominare prima e questo rende ancora più memorabile la deliziosa scoperta. Impossibile non notare la cattedrale barocca abbracciata da una manciata di case digradanti verso le acque tranquille del Mar Ligure …
Se decidete di visitare la Riviera di Ponente tra ottobre e maggio non avrete lettini e ombrelloni ad attendervi in spiaggia e nemmeno la possibilità di un bel bagno rinfrescante. Ma per i bambini la spiaggia offre mille opportunità di divertimento anche se si indossano abiti pesanti. Per esempio si possono fare belle passeggiate sulla battigia, giocare con la sabbia, lanciare sassi in mare, ammirare i gabbiani che planano ai vostri piedi, cercare conchiglie o … aiutare un pescatore a pescare!
Le temperature miti sono l’ideale per un po’ di trekking sulle colline che costeggiano la costa o per un giro in bicicletta lungo la vecchia linea ferroviaria, ora trasformata in pista ciclabile. Noi l’abbiamo sperimentata a Taggia e ci siamo divertiti un sacco.
Oppure ci si può perdere a girovagare nel labirinto di caruggi che caratterizzano i borghi liguri, facendo magari tappa nei negozietti di souvenir a tema marinaro o nello studio di qualche pittore al lavoro davanti a tela e cavalletto
– dormire: noi abbiamo scelto di pernottare in un’unico luogo e di muoverci dei giorni verso est e dei giorni verso ovest. De I Freschi ve ne ho già parlato con toni entusiastici e non mi ripeterò qui.
– mangiare: la cucina ligure offre molti piatti capaci di stuzzicare l’appetito dei più piccoli e cliccando sul link potrete scoprire i ristoranti che ci sono piaciuti di più.
– nei dintorni: soggiornando sulla costa si possono effettuare delle escursioni giornaliere anche nell’entroterra. Una tappa capace di accendere la curiosità di grandi e piccini è sicuramente Triora, il paese delle streghe. Se arrivate da est, inoltre, non lasciatevi sfuggire l’occasione di una tappa a Genova per visitare l’Acquario o la Città dei Bambini e dei Ragazzi.
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Grazie per tutti questi consigli. Io ci sono stata qualche anno fa. Bellissimi scatti!
grazie
Eccomi cara, questo post ci sarà utilissimo per un w.e. in riviera, magari verso giugno.
grazie cara, vedo che anche voi siete sempre in giro.
Ci mancate molto e chissà se riusciremo a vederci ancora presto.
un abbraccio a voi 3 da noi 3:-)
beh! ho visto che sei stata in Liguria anche tu recentemente e i tuoi scatti sono sempre favolosi …
Come amo Laigueglia e i suoi dintorni… però sai che non ci sono mai andata fuori stagione!
e cervo è una bomboniera per quanto è bella!
consiglio anche varigotti, un borgo molto carino….
e i baci di alassio…. wow!
hai proprio ragione, su tutto. Anche su varigotti, che in estate deve avere un mare stupendo. Provala in bassa stagione: molto più economica e rilassante!
Il bello della Liguria è proprio quello: perdersi tra le sue discrete bellezze, scoprendola in modo lento, con calma.
Uhhhhh Bergantin come sono d’accordo!!!