L’Irlanda è una meta fattibilissima in modalità fai-da-te, non particolarmente cara e facile da esplorare muovendosi in auto e soggiornando in uno dei numerosi bed and breakfast per cui il paese è giustamente noto. Basta armarsi di un po’ di pazienza per organizzare una vacanza memorabile, adatta anche a chi viaggia con bimbi al seguito.
Di seguito alcune dritte maturate durante il viaggio fatto nell’agosto 2015 e la risposta ad alcune domande che mi frullavano in testa prima di partire.
Noi, purtroppo, siamo stati costretti a visitare l’Irlanda nel mese di agosto, che anche qui rappresenta l’apice dell’alta stagione. Questo non vuol dire luoghi stra-affollati (se non alla fabbrica della Guiness a Dublino, alle Cliffs of Moher sulla Wild Atlantic Way e alla Giant’s Causway), ma semplicemente prezzi più alti e qualche difficoltà a trovare alloggi carini prenotando qualche settimana prima della partenza. Ostacoli facilmente superabili muovendosi per tempo.
In molti mi hanno detto che luglio è il mese migliore, ma posso garantirti che anche ad agosto avrai luce fin verso le 10 di sera e con un po’ di fortuna alcuni giorni di fila di sole. Da evitare invece il periodo tra novembre e marzo, come mi ha saggiamente consigliato un’amica che vive a Galway. A quanto pare l’inverno scorso nella costa occidentale il sole si è fatto vedere per soli 7 minuti in 60 giorni. Detto tutto!
Questo è forse lo spauracchio maggiore per chi si accinge ad organizzare una vacanza in Irlanda e, per quanto ci riguarda, uno dei motivi per cui l’abbiamo rimandata per tanti anni. Prima della partenza i più hanno cercato di tranquillizzarmi dicendo che il clima irlandese è la quintessenza della variabilità e che in ogni caso non piove mai a lungo e ogni giorno avrei beneficiato di qualche ora di sole.
Palle!
O almeno questo è quello che ho pensato a più riprese durante le tre giornate trascorse all’inizio del tour nella contea del Clare. Arrivati nel pomeriggio sotto a una pioggerellina insistente, abbiamo trascorso la prima notte tra tuoni e fulmini, il giorno seguente a combattere contro il vento che soffiava implacabile a 75 km/ora e la giornata successiva abbiamo dovuto cambiare programma per delle previsioni meteo per nulla favorevoli.
Poi, però…
Eh, eh! Poi, però, nel giro di una ventina di minuti il vento ha soffiato via tutto e alle 8 di sera ci siamo ritrovati a camminare soli soletti in cima alle Cliffs of Moher mentre il sole iniziava ad abbassarsi verso l’orizzonte. A seguire due splendide giornate di sole, che ci concederanno il bis di lì a poco in suolo nord-irlandese.
Il resto, variabile! Proprio come sentirai ripetere da tutti. Per cui organizzati con un abbigliamento a strati, lascia stare le previsioni meteo e goditi quel che verrà.
E l’ombrello? Noi abbiamo fatto come gli irlandesi, che quando piove si limitano ad alzare il cappuccio della giacca. Tradotto: lascialo anche tu in Italia!
Altro spauracchio per chi ha in mente un tour dell’Irlanda è la guida a sinistra. Ostacolo difficilmente aggirabile visto che con i mezzi pubblici è impossibile spingersi negli angoli più remoti – e belli! – del paese. L’unica soluzione è quella di farsi coraggio e provare anche questa avventura – nuova anche per noi.
Il consiglio che mi sento di dare è quello di evitare di iniziare l’esperienza in una grande città e fare prima un po’ di esperienza in campagna e nelle cittadine più piccole. L’altro trucco è quello di seguire scrupolosamente le mosse della macchina che ti precede, soprattutto per capire come funzionano le rotatorie. Vedrai che nel giro di un paio di giorni il resto vien da sè.
Per la prima volta noi abbiamo optato per un’assicurazione a copertura totale, che poi non ci è servita. Però l’idea ci ha fatto guidare più sereni e abbiamo sempre lasciato la macchina ovunque, anche nei luoghi più sperduti.
La benzina costa un po’ meno che in Italia e nei paesi più piccoli il parcheggio è per lo più gratuito.
In Irlanda ci sono Bed & Breakfast ovunque e non è difficile trovare una camera libera anche senza aver prenotato in anticipo. Questa regola non vale però nei mesi di luglio e agosto (soprattutto nell’ultima settimana di luglio e nelle prime due di agosto, come ci ha fatto notare la proprietaria di uno di quelli in cui siamo stati noi) e potrebbe creare qualche problema se si cercano family-room o più camere nella stessa struttura. Come sempre vale la regola del chi prima arriva, meglio alloggia – soprattutto per quanto riguarda i prezzi – e prenotando per tempo eviterai la faticaccia che ho fatto io facendolo nelle ultime settimane.
Alcuni b&b non accettano carte di credito: verifica dunque la modalità di pagamento al momento della prenotazione. Ricorda che se dormi in aperta campagna o in piccoli paesini il primo bancomat potrebbe essere a decine di chilometri.
Solitamente parcheggio e collegamento internet sono gratuiti. Lo stesso, ovviamente, vale per la prima colazione.
Spesso c’è anche un salotto a disposizione degli ospiti, con libri e materiale informativo sui dintorni.
Per prenotare i bed & breakfast sono partita dal sito ufficiale dei b&b irlandesi, che permette di fare la ricerca in base al periodo di soggiorno e di ricercare le strutture partendo da una mappa. Il sito però non riporta tutte le strutture disponibili nelle varie località e così ho incrociato i dati con le classifiche di Tripadvisor. Ho sempre prenotato direttamente per evitare ai proprietari di dover pagare le commissioni ai vari portali e poter elencare le mie necessità. Quasi nessun sito ha il sistema di prenotazione on-line, ma per lo più rispondono alle email in giornata.
Se hai in mente di visitare il Clare, ti consiglio di dare un’occhiata anche a questo sito, che raccoglie per lo più strutture carine e dalla spiccata personalità.
Se invece vuoi sperimentare altre soluzioni di ospitalità, potrebbero esserti utili questi link (non testati personalmente):
Nei bed & breakfast la prima colazione prevede sempre un angolo a buffet – con cereali, succo, yogurt, marmellate, macedonia – e un piatto a scelta dal menu. Ovunque troverai la famosa Irish Breakfast, composta da salsiccia, pancetta, pudding (bianco – a base di carne e cereali – o nero – a base di sangue e cereali) uova, fagioli in umido e talvolta pomodori alla griglia o funghi. Le altre alternative spaziano dai piatti di prosciutto e formaggio al pane locale con burro e salmone affumicato.
Se non riesci a rinunciare all’idea della colazione dolce, dovrai optare per pane tostato e marmellata (talvolta fatta in casa) e i pancakes con lo sciroppo d’acero, spesso accompagnati con frutti di bosco freschi. Una delizia!
Nella maggior parte dei bed & breakfast viene servita tra le 8 e le 9.30 e dovrai scegliere il piatto la sera prima, specificando anche l’ora in cui farai colazione. Lievi modifiche al menu comunicate per tempo sono sempre accolte con un sorriso.
Considerata l’abbondanza delle colazioni, difficilmente ti verrà fame a ora di pranzo e quasi sicuramente ti ritroverai – come è sempre successo a noi – nel primo pomeriggio seduta in una tea-room. Davanti a una tazza fumante di tè e a una bella fetta di torta. Ottime le cheescake, i brownies, le lemmon curd, le torte al cioccolato e la torta appicicosa con le arachidi, di cui non ricordo il nome.
La sera puoi alternare le serate al pub – più economico e spesso con musica dal vivo – con quelle al ristorante. I piatti sono spesso gli stessi e dopo 15 giorni non avrai più nemmeno bisogno del menu per ordinare. A meno che tu non scelga una soluzione con cucina creativa o più ricercata. Da segnalare, in quest’ultimo caso:
Tra i piatti ricorrenti: le zuppe del giorno (a base di verdure, ma sempre diverse e sempre buone), il seafood chowder (una densa zuppa di pesce dove il salmone la fa da padrone), l’hamburger con patatine (decisamente superiore per quantità e qualità a quelli di Mc Donald’s), la fish pie (torta di pesce), l’Irish Stew (una specie di spezzatino d’agnello con verdure), i fish goujons (bastoncini di pesce fritto), le cozze con la panna, il cosciotto d’agnello e la grigliata di manzo. Ad accompagnarli sempre patate più o meno schiacciate, cavoli e carote bollite.
L’Irlanda è una meta perfetta per gli amanti delle attività all’aria aperta e delle vacanze a contatto con la natura. Se si escludono Dublino e Belfast, la maggior parte delle città sono piccoline e, a parte i castelli e alcuni siti archeologici (bellissimo quello di Newgrange) sparpagliati nei dintorni, non offrono moltissimo agli appassionati di arte e cultura. Infila dunque in valigia gli scarponcini da trekking, una giacca impermeabile e goditi ciò che di meglio questo paese ha da offrire: strade solitarie, natura selvaggia, panorami mozzafiato e tanta, tanta tranquillità.
Navigando tra i siti delle varie conteee e città ti renderai presto conto che le attività bene o male sono sempre le stesse: passeggiate, ciclismo, canoa e altri sport acquatici, pesca, birdwatching, escursioni a cavallo, avvistamento animali marini, golf. Spesso è possibile provarli tutti anche fermandosi per l’intera vacanza nella stessa località.
Se però stai programmando un tour, ti consiglio di prevedere un’attività diversa per ogni meta del programma, chiedendo magari all’Ente del Turismo Irlandese (tel. 02 4829 6060) qual è la destinazione migliore per ogni attività – sono gentilissimi e su richiesta spediscono a casa guide tematiche e brochure di vario genere. Grazie a loro, per esempio, ho scoperto i pony del Connemara e la Greenway, la più lunga pista ciclabile irlandese.
Mentre organizzavo le nostre vacanze mi sono segnata un paio di siti specializzati in attività sportive originali, che purtroppo non ho avuto modo di sperimentare e che ora riporto anche per me stessa: hai visto mai che torniamo nei prossimi anni!
L’Irlanda non è una meta particolarmente cara, se paragonata ad altri paesi del Nord-Europa. Non è però nemmeno una meta economica e potrei dire che i costi a luglio e agosto sono simili a quelli italiani.
Nei bed & breakfast la camera doppia con bagno si aggira sugli 80-90 euro. Non sono previsti grossi sconti per l’uso singolo e i bambini raramente dormono gratis (di solito possono beneficiare di uno sconto del 30-40% dormendo in camera con i genitori).
L’unica chance di risparmio è data dal pranzo, che può essere tranquillamente saltato se si è fatta una colazione abbondante. Accontentandosi di una fetta di torta con una bevanda calda o di un sandwich si spendono circa 6-8 euro a testa.
La cena invece dipende dal tipo di locale e da cosa si ordina, ovviamente. La zuppa del giorno costa 4-5 euro, ma non è sufficiente se non si è mangiato a pranzo. Le portate principali, invece, si aggirano sui 14-18 euro, a cui va aggiunto il costo dell’immancabile birra. Ovunque servono gratuitamente e senza problemi acqua di rubinetto.
Le attività culturali hanno costi in linea con la media europea. Nei luoghi meno blasonati il biglietto d’ingresso si aggira sui 5-6 euro, ma la media è intorno agli 8-10. Casi a parte la fabbrica della Guinness a Dublino (€ 18 se si prenota online!) e il Titanic Belfast in Irlanda del Nord (£15,50, dove £ sta per sterline!).
Tutto è destinato a salire del 20-30% non appena si mette piede nel Regno di Sua Maestà. Ma qui è colpa della sterlina e del cambio sfavorevole con l’euro. Questo però non deve farti desistere dal visitare l’Irlanda del Nord, perchè a mio avviso è proprio bella e merita almeno qualche giorno.
Come sempre, in fase di organizzazione ho consultato centinaia di siti web sull’Irlanda, italiani e stranieri. Tra i più utili segnalo:
Dovrebbe essere più o meno tutto. Se hai altre domande, sono qui!
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Ciao volevo chiederti un informazione dove sei atterrata con l aereo?o meglio da dove hai iniziato il tuo viaggio se posso chiedertelo per farmi un idea da dove partire e i nomi dei luoghi che hai percorso e visitato anche alcuni solo per darmi una dritta,grazie infinite.Anastasia
Bellissimo e mi ricordo anche dei miei giorni Dublinesi! 🙂 Per un buon dolce vi suggerisco anche “Queen of Tarts” (http://www.wikipronto.com/wiki/queen-of-tarts-dublin) se vuoi usa pure le foto che ci sono sul sito che sono le mie, ma non scordarti di mensionare la fonte! 🙂
Andare in Irlanda è il mio sogno. PÜurtroppo la mia famigölia o meglio i miei figli non sono tanto entusiasti perché avendo teenagers non vedono tanto il modo di divertirsi in Irlanda, solo visite e camminare tanto, non fa per loro, se si fa shopping si ma il resto non tanto. Peccato, avrei voluto trasmetterlgli la voglia di scoprire le bellezze che abbiamo intorno a noi e soprattutto la storia per capire il presente e l’Irlanda ne è piena. Foirse dovrò aspettare un pochino. OK Prima una bella vacanza benessere alto adige e la prossima estate ci proviamo con l’Irlanda.
Ciao! Sai dirci qualcosa a proposito del GPL? Hai visto stazioni in giro per il paese? Per noi farebbe una gran differenza! Ti ringrazio e complimenti per il blog 🙂
Voglio tornarci per fare un tour completo dell’Irlanda!
Come ti capisco! A me manca la metà meridionale dell’isola…