Dico Irlanda e penso ai bed & breakfast. Lo so, è il tipico binomio da immaginario collettivo e non preannuncia nulla di memorabile. Eppure non è poi così poco-originale come potrebbe sembrare da casa. Merito della calorosa ospitalità del popolo irlandese e del tocco di originalità con cui ogni famiglia la interpreta e la rende irripetibile.
Tutti i bed & breakfast testati durante la vacanza in Irlanda ci hanno accolti con un letto comodo e una colazione abbondante, ma ognuno si è distinto per qualcosa di speciale, di unico. Non mi resta dunque che riportare anche qui la versione irlandese del giochino che amiamo fare di ritorno dai nostri viaggi: Qual è il luogo che ti è piaciuto di più? Immagino non serva spiegarne le regole.
In Irlanda tuttavia, incapaci di assegnare il primo posto ad un unico vincitore, creiamo una variante al gioco e ci divertiamo a inventare una serie di nomination capaci di premiare tutti i luoghi che ci hanno accolto a braccia aperte. Eccole qui:
Questa nomination è talmente condivisa che, dopo aver sperimentato il primo giorno tutti i piatti proposti nel menu della colazione, le mattine seguenti ordiniamo sempre pancakes. Serviti rigorosamente caldi, con lo sciroppo d’acero e accompagnati – a sorpresa! – da fragole, mirtilli e lamponi freschi spolverati con zucchero a velo. Una delizia!
Il nome del Deer Park House ricorda il grande Parco dei Cervi che un tempo esisteva nell’area dove ora sorge il grazioso villaggio di Ennistymon. La casa si trova a poche decine di metri dalla chiesa in pietra grigia e dal centro del paese. E’ un’ottima base per visitare il paesaggio lunare del Burren e le scogliere di Moher, due delle bellezze naturali più note della Wild Atlantic Way.
Tom, il padrone di casa, ha avuto la brillante idea di acquistare dei GPS da mettere a disposizione degli ospiti e di memorizzarvi degli itinerari che conducono ai luoghi più suggestivi del Clare e delle contee limitrofe. E’ una vera miniera di informazioni per scoprire i segreti della regione: una chiaccherata con lui è sicuramente il modo migliore per affinare il programma della giornata.
La nostra camera è al primo piano. Essendo tripla, è più spaziosa delle altre e ha un grande bagno con la vasca idromassaggio. Pareti rosa, piumone bianco, mobili in legno scuro e la pioggia che batte incessante sul tetto per tutta la prima notte: come non sentirsi subito in Irlanda?
La Cregg House, a un paio di chilometri da Clifden per chi proviene da Galway, è l’unico bed & breakfast di tutta la vacanza che potrei definire senza infamia e senza lode. La camera, con l’aggiunta del terzo letto, è piccolina e il bianco che la caratterizza non è – ahimè! – immacolato. Il letto tuttavia è comodo, la doccia bella calda e la colazione abbondante. Il viale d’accesso è un tripudio di fiori di ogni colore e la vista dalla sala colazioni spazia senza ostacoli lungo quella landa tremendamente bella e desolata che è il Connemara.
Forse questo è l’unico b&b che non consiglierei a chi è alla ricerca di qualcosa di memorabile ma, contrariamente ad ogni previsione meteo, durante la nostra permanenza ci vengono regalate due splendide giornate di sole e quindi non ci pentiremo mai di aver fatto tappa qui. Già la prima sera ci spingiamo ad ammirare il tramonto lungo la Sky Road, una strada panoramica che costeggia la penisola a ovest della città. Il panorama è spettacolare e il momento difficile da dimenticare.
Ma la sorpresa più grande ci aspetta l’indomani quando, incapaci di trovare un maneggio libero per provare a cavalcare i famosi pony del Connemara, decidiamo di trascorrere tutta la giornata al mare. Un mare così, intendo…
Hi Monica,
as mentioned before unfortunately we do not have an option of adding any extra beds to our rooms. All of our rooms each have 1 x double bed. If this is not suitable for your requirements then you still have time to cancel your reservation without penalties. I can recommend a list of B&B’s within walking distance of the town centre which you may find more comfortable. Westport is a wonderful town so our priority is to ensure you have as much of an enjoyable experience as possible, regardless of where you stay.I’m here in to help in any way that I can.
“Westport è una città meravigliosa, quindi la nostra priorità è essere certi che tu possa avere la miglior esperienza possibile, indipendentemente da dove alloggerai”: ecco svelato il motivo per cui non vedevo l’ora di conoscere di persona Angela, la proprietaria del Willow Lodge, un delizioso Bed and Breakfast situato a pochi minuti a piedi dal centro di Westport. In tanti viaggi in giro per il mondo – e da albergatrice! – non mi era ancora mai capitato di incontrare una persona disposta a rinunciare al proprio interesse personale per assicurare all’ospite la miglior esperienza possibile della propria città. Inutile dire, quindi, come è andata a finire. Invece di 1 singola e 1 tripla, abbiamo accettato con piacere di soggiornare in 2 doppie pur di poter conoscere questa neo-mamma dal sorriso smagliante. E le aspettative non sono state per nulla deluse.
E’ un posto che consiglierò sempre ad occhi chiusi. Innanzitutto perchè Westport è la cittadina irlandese che mi è piaciuta di più e si trova all’imbocco della Greenway, la più lunga pista ciclabile d’Irlanda. Poi perchè è un b&b curato e pulito, con un letto matrimoniale bello grande (solitamente i letti irlandesi sono più piccoli di quelli italiani) e, nonostante il bagno sia piccolino, la doccia è potente e con acqua caldissima. Proprio come piace a me, insomma.
Inoltre qui non bisogna ordinare la colazione il giorno prima e qualunque richiesta di modifica al menu viene sempre accolta con un sorriso e un “yes, no problem”. E per restare in tema gastronomico, Angela conosce tutti i migliori pub, ristoranti e locali della città: basta solo lasciarsi consigliare.
La camera è piccolina, talmente piccolina che riusciamo a malapena ad aprire la valigia sul pavimento. Eppure al suo interno non manca proprio nulla: c’è perfino il telefono con linea diretta e sul pianerottolo l’honesty bar, ovvero un frigo e una piccola dispensa da cui gli ospiti possono servirsi liberamente, lasciando poi quanto dovuto in una scatoletta. Sono piccoli gesti come questi a farti sentire davvero Ospite di una famiglia, a infonderti nell’animo quel senso di benvenuto che il tempo non potrà cancellare.
Gesti come questi e come il sorriso di Patricia, una giovane nonna con il pollice particolarmente verde. In 15 giorni in giro per l’Isola di Smeraldo non abbiamo mai trovato un giardino curato come quello di questa bella casa, comoda per visitare sia Londonderry che la Giant’s Causeway.
Sperso nella variopinta campagna nord-irlandese a pochi chilometri da Magilligan Point, da dove ci si imbarca per raggiungere la penisola di Inishowen, la Ballycarton House è uno di quegli indirizzi che non mi stancherò mai di consigliare. Perchè fare colazione – e che colazione! – con una vista così…
o prendere il tè del pomeriggio in un salotto così…
sono esperienze da provare almeno una volta in Irlanda.
E a proposito di colazione: qui la scelta dei piatti è la più ampia che ci sia stata proposta in 16 giorni, con uova fresche di giornata e lamponi appena raccolti dall’orto che si intravede a pochi metri dal tavolo in cui vengono serviti.
Cosa volere di più?
Personalmente, vorrei solo poter portare a casa la mappa appesa vicino alle scale!
Lo ammetto: qui è stato amore a prima vista!
E quando dico a prima vista, non intendo il momento in cui mi sono tuffata nel letto – comodissimo! – dopo una giornata a spasso per la Giant’s Causeway o quello in cui ho stretto la mano ai carissimi Jean Paul e Noreen.
Quando dico a prima vista, in questo caso, intendo l’incontro virtuale che mi ha fatto andare letteralmente in brodo di giuggiole. Hai presente quando vedi una foto su internet ed esclami “voglio assolutamente andare qui” mentre il cuore inizia a battere a mille? Ecco! A me è successo esattamente così quando ho cliccato play nel video orgogliosamente esibito nella homepage del loro sito internet: una puntata della trasmissione televisiva Northern Ireland House of the Year. Uno di quei programmi in cui la telecamera se ne va a spasso tra le più belle case del pianeta mentre lo speaker ne esalta i dettagli, spesso costosissimi. Il genere di casa in cui abitualmente non alloggerei per tutto l’oro del mondo. Unica eccezione, questa.
Una casa all’esterno simile a molte altre, che rivela la sua vera “ricchezza” solo all’interno. Pensata e creata non dall’ultimo architetto alla moda, ma dai due proprietari in persona: hostess con il pallino della pittura, lei; attore professionista con un passato da calciatore, lui. Entrambi giramondo – come traspare dall’arredo delle diverse aree della casa – e con un senso di ospitalità che si traduce in mille piccoli dettagli che fanno la differenza. Dalla scelta dei prodotti per il bagno – tutti di marca e con profumazioni intriganti – al modo in cui sono disposti gli oggetti nella camera; dal table-setting per la prima colazione al regalino che ci fanno trovare prima di partire.
Persone semplicemente stupende che ci accolgono come amici di vecchia data. Offrendoci un bicchiere di vino, accompagnandoci al ristorante per evitare che ci perdiamo nel dedalo di stradine di campagna che circonda la casa, acquistando salsicce speziate con mela e cannella per far felice Samir e condividendo con gioia il loro amore per questo angolo di Northern Ireland a una ventina di minuti in treno da Belfast.
Le prime tre notti a Dublino le trascorriamo al Premier Inn Dublin Airport, una catena che avevamo già sperimentato a Dubai. Anche questa volta lo scegliamo per il buon rapporto qualità-prezzo (più conveniente sul loro sito che su Booking) e la vicinanza con l’aeroporto (visto che l’arrivo è previsto in nottata). Il servizio si rivela all’altezza delle aspettative, anche se la colazione è meno varia di quella servita negli Emirati Arabi. A poche centinaia di metri passa l’autobus per il centro di Dublino (circa mezz’ora di viaggio) e nei dintorni è possibile parcheggiare gratuitamente.
Durante la vacanza trascorriamo una notte anche in ostello, prenotando una camera quadrupla con bagno privato al Wild Atlantic Hostel. Esperienza assai deludente, come avrò modo di raccontare prossimamente.
Però l’annesso Resort – un quattro stelle con piccola SPA interna – non dev’essere male a giudicare dalla colazione, servita in comune a ospiti dell’albergo e dell’ostello. Sicuramente il resort è un’ottima soluzione per gli amanti delle attività all’aria aperta disposti a spendere il doppio di quello che normalmente si spende in un b&b.
E per finire c’è il b&b Great Keppel a Portmarnock, dieci minuti dall’aeroporto di Dublino, dove ci fermiamo solo qualche ora prima di prendere l’aereo del ritorno. I proprietari hanno girato il mondo per mesi quando i figli erano piccoli e le pareti di casa sono una collezione di memorabilia. Affacciandosi sulla strada non è molto silenzioso, ma per una notte va più che bene.
Nota Bene: i Bed and Breakfast sono stati elencati seguendo l’itinerario del nostro viaggio e non secondo l’ordine di gradimento personale. Per saperne di più su tariffe, location e altro, visita i rispettivi siti internet cliccando i link riportati mano a mano.
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wow, Monica!!!!!!! Viene voglia di andare in Irlanda anche solo per sperimentare i bed and brekfast che hai provato tu!! E poi che panorami!! Ti seguivo su Facebook mano a mano che percorrevi le varie tappe…io in Irlanda ci sono stata un mese, ma tantissimi anni fa…16 per l’esattezza…spero di tornarci con figli e marito nei preossimi anni e in tal caso …so già dove prendere spunto!
Certo che con un mese ne avrai viste di cose…
Ma poi, come sempre, vederle con i nostri cuccioli ne fa risaltare ancor più la bellezza. Quindi ti auguro di fare presto il bis 😀
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