Porte e finestre dei miei viaggi

Ogni viaggio inizia e finisce davanti ad una porta. E’ quella di casa, che apriamo con un pizzico di timore alla partenza e ritroviamo ad accoglierci a braccia aperte al nostro arrivo. Il desiderio di chiuderla alle nostre spalle ci accompagna per mesi, prima della partenza. Ma poi arriva il grande momento e siamo lì, titubanti.
Avrò preso tutto? E il gas è chiuso? sono solo alcune delle domande che la mente ci pone per mascherare nel subconscio i timori che ogni nuova partenza porta immancabilmente con sè. Perchè chiudere quella porta significa lasciarsi alle spalle certezze e comodità per immergersi in nuove culture e vivere nuove avventure.

A spingerci a partire è la consapevolezza che altre porte ci attendono a destinazione. Sono porte di ogni forma e colore, ognuna con la sua storia e tradizione. Ognuna con i suoi interni da custodire e i suoi sguardi da scoprire. Possono essere porte di città, di chiese, di palazzi, di semplici abitazioni. Poco importa: sono lì per noi e per soddisfare il nostro desiderio di entrare nel diverso.

Poi ci sono le finestre.
Quando mi fermo a fotografarle mi viene spesso in mente la frase di un quel scrittore latino che diceva si va al circo per guardare ed essere guardati.
Ecco: in viaggio, davanti a una finsetra, succede proprio questo.
Il viaggiatore, curioso di sapere com’è l’interno e quali storie custodisce. Dall’altro lato, due occhi che si ritraggono nella penombra o si nascondono dietro alla tenda per mascherare la curiosità di sapere chi è che se ne sta lì, incantato, con una macchina fotografica in mano.

Kythira: a passeggio per la Chora

E’ da un po’ che ho in mente questo tema e, devo ammetterlo, avevo un po’ di timore a proporlo.  Pensavo di essere una delle poche pazze che quando girano per una città si fermano a fotografare porte e finestre. Non le finestre lussuose dei palazzi principeschi o i portoni istoriati delle cattedrali romaniche, ma finestre semplici, quelle della gente comune. Eppure con qualcosa di speciale …
Può essere il colore del balcone, la piantina aromatica sul davanzale, l’atmosfera che fanno presagire all’interno.
E io lì, a guardarmi intorno per essere sicura che nessuno mi guardi e poi …
click!
Bene, ora si può andare.
Dal sondaggio per il primo compleanno de Il senso dei Miei Viaggi, scopro di non essere l’unica con questa mania. Così, come promesso, questo mese parleremo proprio di loro: le finestre dei nostri viaggi. E, per non fare discriminazione nei confronti delle porte, apriremo le braccia pure a loro.

Per partecipare, come  sempre, bastano solo 3 foto da pubblicare entro il 5 luglio. Per tutte le altre ci sono alcune novità che vi invito a leggere cliccando sul link, se già non l’avete fatto ieri.
Le modalità per partecipare sono sempre le stesse e le potete trovare nel regolamento. Vi aspetto il 5 luglio per scegliere le mie e il 10 per il post  che raccoglierà una finestra per ogni partecipante, più una da ogni social network in cui vi sarete divertiti a postare con l’hashtag #sensomieiviaggi.

Buon divertimento, viaggiatori!

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