I suoni dei miei viaggi

A volte ci si mette in cammino per il semplice piacere di ascoltare una melodia o le parole toccanti di un’opera teatrale. Altre per immergersi nel sound of silence e rigenerare la mente da tutti i rumori che quotidianamente la assediano. E poi ci sono i suoni che non ti aspetti e scopri solo una volta arrivato a destinazione. Sono i suoni che nessuna guida può riportare e nessun amico consigliare, perchè non c’è nulla, come il suono, di così legato all’attimo, alla fugacità dell’esperienza e alla sensibilità di chi  ascolta da poter poi esser reso usufruibile da tutti.

Quello che colpisce a livello uditivo, durante un viaggio, può essere la nuova lingua, il pianto disperato di un bimbo, il cinguettio di un uccello mai visto, la canzone ascoltata in un taxi, un temporale inaspettato. Sono suoni che restano impressi nella mente, e così intimamente legati all’esperienza vissuta, quanto i ricordi catturati attraverso gli altri sensi.

Certo, i colori e i sapori hanno un impatto più forte sulla nostra mente e sono più facilmente narrabili attraverso tre sole foto e una manciata di parole. Ma di questi ne abbiamo già parlato e, dopo tanti mesi di altri temi, mi piace l’idea di ricondurre la nostra iniziativa mensile alla sensorialità in senso stretto. Soprattutto considerando che abbiamo l’estate davanti e quindi un sacco di occasioni per cercare spunti.

Perchè questo tema vuol essere anche un invito rivolto a tutti voi.
Quello di chiudere gli occhi per 5 minuti e stare in silenzio ad ascoltare …
In città, al mare, in montagna, in campagna. Solo cinque minuti per ogni giorno di vacanza.
Chissà quanti splendidi suoni saremo capaci di cogliere per la prima volta e condividere con gli altri attraverso la forza dirompente di un’immagine.

E’ una bella sfida, lo so. Non semplice, ma per questo ancor più avvincente.
Io ci proverò. E voi?

Ogni volta che troverò un suono così terribilmente banale da non aver mai percepito o così sorprendentemente divino da non poter essere dimenticato, lo posterò su facebook, twitter e instagram con l’hashtag #sensomieiviaggi. Se farete lo stesso anche voi (facendo attenzione a scrivere l’hashtag proprio come l’ho scritto qui), al rientro avremo una splendida raccolta da riascoltare con gli occhi durante il lungo e silente inverno che ci aspetta.

Per la versione classica de Il Senso dei Miei Viaggi, invece, qui trovate tutte le informazioni su come partecipare.
Ma attenzione: questa volta avrete tempo fino al 10 settembre (non agosto! ) per scrivere il post con le 3 fot0. La stessa sera uscirà il post con le mie foto, che vi invito a venire a votare, e poi datemi qualche giorno e sarete tutti invitati al gran concerto di fine estate …

Ci divertiremo un sacco, statene certi!
E allora buone vacanze a tutti …

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